Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge intende offrire un sostegno alle famiglie e alle persone che hanno sottoscritto un mutuo per l'acquisto della prima casa e che, per diversi motivi, possono trovarsi in situazioni di insolvenza.

      I dati economici diffusi dagli istituti bancari italiani testimoniano difficoltà crescenti per quanto concerne il pagamento dei ratei del mutuo per la prima casa: un fenomeno sicuramente aggravato dalle variazioni al rialzo del costo generale del denaro determinate dalla Banca centrale europea (BCE), variazioni che gravano soprattutto su chi ha acceso un contratto a tasso variabile.

      Le direttive della BCE si sono tradotte in un interesse di riferimento passato, in poco meno di quindici mesi, dal 2 per cento al 3,75 per cento, con un trend che non sembra aver esaurito la sua corsa al rialzo e che inciderà ancora di più sulle rate che devono pagare le famiglie.

      Secondo i dati diffusi in questi giorni, dal 2002 al 2006 le famiglie che si trovano in difficoltà per quanto concerne il pagamento dei mutui sono passate da 356.000 a

 

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408.000. E solo nel corso del 2006 tali cifre hanno registrato un 5 per cento in più.

      Né conforta che, secondo i dati della Banca d'Italia, sia diminuita la consistenza del debito complessivo dei mutui, perché il corrispondente aumento delle case requisite e vendute all'asta (solo a Napoli e provincia sono in corso 5.320 procedure esecutive) può purtroppo dare giustificazione a un dato che solo erroneamente potrebbe essere letto come positivo.

      Riteniamo che l'importanza dell'abitazione, bene primario per ciascuno di noi e ancor più per le giovani coppie che costruiscono intorno alla prima casa buona parte del loro futuro, debba ricevere adeguate attenzione e tutela da parte del legislatore. Reputiamo importante intervenire a sostegno delle famiglie e dei cittadini attraverso l'istituzione di un Fondo di solidarietà che protegga il bene essenziale della casa per ogni persona.

      La presente proposta di legge istituisce presso il Ministero dell'economia e delle finanze il Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa.

      Il Fondo interviene assumendosi il costo delle procedure bancarie e delle spese notarili dei mutuatari che si trovano in difficoltà per il pagamento delle rate. I mutuatari possono chiedere di posticipare tali rate, prolungando la scadenza del mutuo primario, di un corrispondente numero di rate.

      Lo slittamento delle rate è possibile fino a un massimo di diciotto mesi complessivi e sono ammesse due richieste, salvo l'avvenuto inizio delle azioni esecutive di recupero delle medesime rate.
 

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